Questa è la seconda parte, che spero attendevate con ansia! Dopo aver preso in considerazione le persone che considerano al macchina come oggetto estraneo a sé .........
" 2) Passiamo
adesso alle persone che considerano la macchina come una parte di sé nelle
quali l’atto di scendere dalla macchina è legato a diverse problematiche di cui
le più comuni sono legate all’ostilità verso gli altri, al controllo, e a un
livello diverso alla sessualità.
In primis c'è la persona
paranoica, che arrivata alla stazione di rifornimento scende velocemente dalla
macchina, apre il tappo da sola e attende minacciosa e impaziente il losco
benzinaio. Questo comportamento è in relazione al timore persecutorio che il
“suo” autoveicolo possa essere in qualche modo danneggiato, e sul piano
sessuale alla rabbia per una penetrazione della pompa violenta e dannosa, anche
se indispensabile.
Non sono rare le reazioni
ostili contro il benzinaio, per la goccia di benzina che cola sulla
carrozzeria, per la possibilità che il prezzo richiesto non corrisponda alla
benzina messa, fomentata da sospetti sulla regolarità delle pompe o della
benzina. Nei casi più patologici, insieme ai dolorosi vissuti di omosessualità
– violenza sessuale - sodomia possono emergere idee deliranti centrate
sull’idea che durante il rifornimento la benzina possa non essere immessa nel
serbatoio, ma al contrario che venga risucchiata quella che rimane.
L’ossessivo, invece, scende
dall’auto perché si sente coattivamente obbligato a controllare accuratamente
tutte le operazioni di rifornimento. Sceso dalla macchina controlla che la
posizione dell’auto rispetto alla pompa sia corretta, che il tappo venga aperto
con decisione e delicatezza e che non venga lasciato penzolare fuori
dall’alloggiamento, che il tubo della pompa non strisci sulla carrozzeria, che
la pompa venga inserita nel serbatoio in modo adeguato. Sul piano sessuale
domina un atteggiamento contraddittorio verso il rifornimento, con un’ansia
crescente legata al controllo accurato di tutto, ed è impossibile lasciarsi
andare a fare benzina “così come viene”. Per risparmiare, per limitare il
proprio senso di inadeguatezza e proteggere il prezioso autoveicolo durante il
rifornimento, se possibile, bisogna sostituirsi in tutto al benzinaio, ed è
questa la ragione per cui costoro quasi sempre scelgono le pompe self-service.
Poi abbiamo il tipo isterico,
sarebbe meglio dire la “tipa” trattandosi quasi sempre di donne. In questo caso
il tappo viene sempre fatto aprire dal benzinaio e l’introduzione della benzina
viene accompagnata dalla tipa che assume comportamenti istrionici e seduttivi
(commenti ad alta voce con tono sensuale, giravolte, sciabordio dei capelli,
mugolii…etc.). Fare benzina per la tipa è un avvenimento significativo in cui
si può essere accettati o rifiutati, con una fusione completa tra sé e la
propria autovettura, e se il benzinaio per errore dice: “…a Signò guardi che
cià le rote sgonfie”, questo viene vissuto come un rifiuto personale che può costare
molto caro all’incauto benzinaio, e generare risposte ostili e volgari tipo
“..perchè nun te guardi quant'è sgonfio er cosino tuo! .....a stronzo!!”
In questi casi la tipa scende
dall’auto perché il rifornimento và vissuto da vicino, anche se suscita sentimenti
contrastanti di piacere, ma anche di invidia rabbiosa verso il benzinaio perché
possiede la pompa e una grande quantità di benzina.
Infine, nel caso di
problematiche di tipo narcisistico, l’automobilista scende per ammirare la
splendida carrozzeria della sua auto, per riprovare la perfetta apertura del
tappo e entusiasmarsi per la facilità con cui riesce a mettere grandi quantità
di benzina. Durante il rifornimento guarda fiero la macchina/sé, fa qualche
battute sulla sua bellezza e sul suo perfetto funzionamento, attento a cogliere
ogni commento positivo. Ma bisogna stare attenti perché questo automobilista,
che fa sempre e solo il “pieno”, è capace di sospendere il rifornimento in
qualunque momento al minimo accenno di critica o disapprovazione.
3) L’ultimo
gruppo, composto da coloro che capiscono
confusamente cosa sia una macchina, è costituito essenzialmente dagli anziani.
In realtà, per loro restare o scendere dalla macchina non ha più un significato
preciso, se scendono dall’auto lo fanno per capire se la macchina è proprio
davanti alla pompa o se hanno parcheggiato davanti a un bar; per chiedere al
benzinaio dove si può fare rifornimento, per capire dove verrà mai messa la
benzina nella sua macchina visto che non ricordano dove sia il tappo. Se il
guidatore è un uomo, la moglie in questi frangenti resta ostinatamente in
macchina stringendo la borsa con i soldi per pagare, e chiama continuamente il
marito chiedendogli in modo perentorio di far controllare l’olio, l’acqua, la
pressione delle gomme, la ruota di scorta e di verificare il prezzo della
benzina erogata. I disturbi dell’attenzione e della memoria, con l’ansia
conseguente sono intensi e irreversibili, mentre le problematiche psicosessuali
sono ormai dimenticate!"
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