venerdì 8 febbraio 2013

Dopo aver eliminato il concetto di masochista...provo anche con quello di altruista!


Federica” le dicevo, “ci sono due concetti che ho praticamente cancellato dal mio personale vocabolario, e sono masochista e altruista. Non credo né all’uno né all’altro, quindi fammi un favore: quando parli con me scordateli, perché ambedue mi fanno girare vorticosamente le palle”.
In effetti, altruista non mi genera lo stesso fastidio di masochista, perché la sua eliminazione dal mio vocabolario l’ho fatta partendo da me stesso. Forse ho avuto un piccolo aiuto da parte di Teresa, che lo usava sempre con il solito scopo di ottenere ciò che voleva, anche se non era uno dei suoi cavalli di battaglia.
Mi ero reso conto che le persone si muovevano per cercare di soddisfare le proprie egoistiche esigenze, e non trovavo nulla di strano in questo. Secondo questa logica, anche andare incontro all’altro soddisfa un egoismo personale, qualunque esso sia, quindi, la dicotomia egoista/altruista non ha più ragione di esistere: siamo tutti egoisti. E se qualcuno riteneva che gli avessi fatto del bene o del male, questo era solo un punto di vista personale dell’altro riguardo la mia scelta, non riconducibile all’egoismo o all’altruismo. In questo modo eliminavo anche l’utilizzazione impropria del termine altruista, spesso usato a sproposito per sottolineare quanto l’altro sia buono con te e con il prossimo, e quanto tu non lo sia altrettanto. Ormai, se mi accusavano di essere egoista non mi infastidivo più, ma quando l’altro si proclamava altruista, e, implicitamente, sosteneva che io ero egoista e cattivo allora mi giravano le scatole.

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