Comunque, qualcosa delle donne mi sembrava
di averla già capita.
Ero convinto che in genere fossero più
forti, più concrete e più capaci di vivere degli uomini. Noi, mi dicevo, siamo
idealisti, crediamo di essere forti solo perché non possiamo ammettere il
contrario: il nostro orgoglio ferito non ci permetterebbe di vivere. Ma abbiamo
costantemente bisogno di stima e approvazione, e quando non arriva, ci sentiamo
offesi.
L’unico aspetto che rende deboli le donne è
che, spesso, pensano di avere bisogno di un uomo per sopravvivere, e qui
cominciano i loro guai.
Infatti, ritenendo erroneamente di avere di
fronte un uomo forte e indipendente, e quindi minaccioso, perché potrebbe fare
a meno di loro, tentano in ogni modo di indebolirlo e renderlo bisognoso di
loro. E’ una guerriglia giornaliera che si conclude senza vincitori né vinti,
ma che comporta spesso il reale indebolimento dell’uomo. Il poverino può
tentare di sfuggire, e cercherà un’altra donna, che inevitabilmente proseguirà
il lavoro di quella precedente.
La donna abbandonata, invece, andrà
incontro alla solita depressione causata da quegli stronzi degli uomini, tuttavia
ne uscirà più abile di prima nel ridurre il compagno successivo a un uovo
strapazzato.
Nei casi in cui la relazione tiene, dopo
qualche tempo l’uomo indebolito comincerà a dare evidenti segni di cedimento.
Quante donne giovanili si vedono in giro con uomini vecchieggianti, pieni di
acciacchi o di malattie invalidanti! Questo è il contrappasso e la punizione
per il loro tentativo di controllare l’uomo, e si ritrovano a: cambiare il
catetere al marito, portargli la pala a letto, pulirgli la pastina che gli
scola sul collo dagli angoli della bocca, sostenerlo per strada mentre avanza
faticosamente con un arto rigido dopo il recente ictus. Poi, quando è
definitivamente allettato l’uomo indebolito diventa un tiranno, e comincia a
chiamare (direi urlare) continuamente dalla camera da letto per le esigenze più
varie e banali:
“ Ho fameee!! …..Sto scomodooo!!!....... Mi
fa male la schiena!!!......
Vuoi buttare quel cazzo di aspirapolvere,
che fa un rumore maledetto?!....Devi licenziare
quella nuova cameriera: mi guarda male, è sgarbata e forse ruba!”.
La vendetta inconsapevole dell’uomo indebolito si
consuma lentamente, a meno che un colpo di fortuna non te lo levi di mezzo in
poco tempo.
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