giovedì 30 gennaio 2014

Natale! Meglio evitarlo!

UN MAGNIFICO NATALE

“Luminoso e tempestoso”


Catania quest’anno a Natale era magica, per strada c’erano poche macchine e in dieci minuti arrivavi ovunque (mai visto niente di simile in passato), i negozi erano vuoti e alle casse non c’era fila, il tempo era bello senza un alito di vento e il 24 al tramonto la luce era simile a quella di Dubai, ma, a parte la luce, nient’altro faceva somigliare Catania a Dubai in quei giorni. Consuelo aveva chiamato il fratello Pippo alle 14 dicendo che insieme a Salvo (l’altro fratello) avevano deciso di comprare un televisore a Teresa (la madre). “E che cavolo!” aveva risposto Pippo “Ma proprio il 24 pomeriggio vi doveva venire in mente! Ho anche mal di gola e ora devo andare io a comprare sto coso, che peraltro non costerà meno di 200 euro”. “No” aveva risposto Consuelo “l’idea è venuta a Salvo diversi giorni fa….” e Pippo, ancora più irritato “E perché minchia non lo avete comprato prima, visto che vivete a Catania e io sono arrivato l’altro ieri?”.
Appena Pippo arrivò  a casa di Teresa,  prima di andare al Centro commerciale, Teresa gli chiese se poteva comprare un dolce per la sera, perché Claudia la moglie di Pippo, che  ogni anno organizzava  il cenone familiare, le aveva chiesto di portare un dolce e lei voleva portare un Babà!! “Ma dove piffero te lo trovo il Babà il 24 pomeriggio?” aveva risposto indispettito Pippo “Va bè, se non lo trovi compra quello che vuoi……io non ho avuto la testa in questi giorni.” aveva ribadito Teresa. Pippo aveva chiamato Claudia per verificare che effettivamente la madre dovesse portare un dolce, e si era beccato una scaramattata di urlacci perché lei aveva 27/28 persone cena e, a parte quello che portava Salvo,  non c’erano altri dolci. Pippo era frastornato, non capiva come era finito in questo dissidio dolciario visto che era la madre che doveva comprarli e lui non ne sapeva niente, ma per il principio della responsabilità oggettiva il Babà ricadeva inevitabilmente su di lui.
Pippo non protestò sapeva che era fiato sprecato, e mentre con Consuelo andavano al centro commerciale Porta di Catania,  la ascoltava paziente mentre gli raccontava allarmata che aveva un continuo bruciore all’esofago e che era imparanoiata perché pensava di avere un tumore. Poi commentò: “Probabilmente sarà il 324° tumore o la 425° malattia mortale che hai sospettato di avere nella vita, quindi perché preoccuparsi, te la sei cavata sempre!!” Comprare il televisore da Saturn fu molto semplice c’erano 400 televisori accessi e non più di 7 o 8 clienti, anche se Consuelo rischiò una crisi agorafobica in quel luogo troppo grande e affollato.
Poi fu la volta del dolce.
Consuelo decise che era meglio che Pippo non andasse in centro perché avrebbe incontrato troppo traffico e lo portò a S. Cristoforo nella “civita” alla famosa pasticceria Lanzafame. Per chi non lo conoscesse S.Cristoforo e il quartiere più popolare di Catania, un territorio che esce dalla giurisdizione normale con leggi proprie non scritte di cui sono sovrani i Boss locali, un po’ come la più nota Scampia a Napoli. Anche il codice stradale è sui generis e guidare in via Plebiscito (la via centrale del quartiere) il 24 pomeriggio alle 18 è un’esperienza mistica, nel senso che tutto sembra andare avanti per miracolo!! Si procedeva tra botti e mortaretti che ti facevano “saltare l’anima”,  decine di motorini ti sfrecciavano da tutte le parti facendo le manovre più imprevedibili, il casco era un’optional che non usava nessuno. Dopo 200 metri il misticismo si rivelò pienamente, e ti sembrava “un miracolo” che nessuno ti avesse preso o che tu non ne avessi investito neanche uno, compresi due bambini dodicenni o meno con micromotorini che di legale avevano ben poco, che erano apparsi all’improvviso contromano. Le macchine parcheggiavano ovunque, passare era uno slalom che assomigliava a una danza motorizzata in cui l’imperativo era non fermarsi mai e passarci…..comunque! E miracolosamente ci si passava quasi sempre!! Insomma, Pippo e Consuelo comprarono 1 kg. di cannolini metà di ricotta e metà al cioccolato, e non ci fu neanche un incidente!! Tenete conto che se ci fosse un incidente non sono così certo che avere l’assicurazione sia sufficiente a tutelarvi.
La cena fu come al solito maestosa, e alla faccia della spending review i bambini anche quell’anno ricevettero un sacco di regali ed erano molto felici. Teresa ricevette il suo televisore 100 Hertz Full HD, ma probabilmente non capì di cosa si trattava perché il giorno dopo a pranzo non sapeva (o non ricordava?) che le era stato regalato un televisore!! Alla fine molto del cibo servito rimase compresi i cannolini e una discreta quantità di profitterolles, anche perché di dolci ne arrivarono in tavola quattro e, avendo tutti stramangiato, il dolce nella panza non c’entrava più.
Il pranzo di Natale, invece, si svolse a casa di Teresa, non il giorno di Natale ma quello di S.Stefano perché Salvo con la sua famiglia per Natale era impegnato altrove. Nonostante il depauperamento neuronale Teresa riusciva ancora a cucinare discretamente , anche se durante il pranzo si fece prendere dall’ansia e venne esautorata dal compito di servire. L’unico neo fu il dolce composto da un piccolo panettone rigorosamente biologico, comprato ovviamente da Consuelo, che era una vera porcheria, aveva la consistenza del polistirolo e sapeva vagamente di truciolato.
Dopo pranzo il televisore 100 hertz full HD venne montato e programmato con la sapiente regia del figlio più grande di Salvo, e la parte familiare delle feste di Natale finì lì. Non finirono lì le seccature per cui dopo 4 giorni che Pippo era a Catania avrebbe voluto essere teletrasportato a casa sua immediatamente.