UN
MAGNIFICO NATALE
“Luminoso
e tempestoso”
Catania quest’anno a Natale era magica, per strada
c’erano poche macchine e in dieci minuti arrivavi ovunque (mai visto niente di
simile in passato), i negozi erano vuoti e alle casse non c’era fila, il tempo
era bello senza un alito di vento e il 24 al tramonto la luce era simile a
quella di Dubai, ma, a parte la luce, nient’altro faceva somigliare Catania a
Dubai in quei giorni. Consuelo aveva chiamato il fratello Pippo alle 14 dicendo
che insieme a Salvo (l’altro fratello) avevano deciso di comprare un televisore
a Teresa (la madre). “E che cavolo!” aveva risposto Pippo “Ma proprio il 24
pomeriggio vi doveva venire in mente! Ho anche mal di gola e ora devo andare io
a comprare sto coso, che peraltro non costerà meno di 200 euro”. “No” aveva
risposto Consuelo “l’idea è venuta a Salvo diversi giorni fa….” e Pippo, ancora
più irritato “E perché minchia non lo avete comprato prima, visto che vivete a
Catania e io sono arrivato l’altro ieri?”.
Appena Pippo arrivò
a casa di Teresa, prima di andare
al Centro commerciale, Teresa gli chiese se poteva comprare un dolce per la
sera, perché Claudia la moglie di Pippo, che
ogni anno organizzava il cenone
familiare, le aveva chiesto di portare un dolce e lei voleva portare un Babà!!
“Ma dove piffero te lo trovo il Babà il 24 pomeriggio?” aveva risposto
indispettito Pippo “Va bè, se non lo trovi compra quello che vuoi……io non ho
avuto la testa in questi giorni.” aveva ribadito Teresa. Pippo aveva chiamato
Claudia per verificare che effettivamente la madre dovesse portare un dolce, e
si era beccato una scaramattata di urlacci perché lei aveva 27/28 persone cena
e, a parte quello che portava Salvo, non
c’erano altri dolci. Pippo era frastornato, non capiva come era finito in questo
dissidio dolciario visto che era la madre che doveva comprarli e lui non ne
sapeva niente, ma per il principio della responsabilità oggettiva il Babà
ricadeva inevitabilmente su di lui.
Pippo non protestò sapeva che era fiato sprecato, e
mentre con Consuelo andavano al centro commerciale Porta di Catania, la ascoltava paziente mentre gli raccontava
allarmata che aveva un continuo bruciore all’esofago e che era imparanoiata
perché pensava di avere un tumore. Poi commentò: “Probabilmente sarà il 324° tumore
o la 425° malattia mortale che hai sospettato di avere nella vita, quindi
perché preoccuparsi, te la sei cavata sempre!!” Comprare il televisore da
Saturn fu molto semplice c’erano 400 televisori accessi e non più di 7 o 8
clienti, anche se Consuelo rischiò una crisi agorafobica in quel luogo troppo
grande e affollato.
Poi fu la volta del dolce.
Consuelo decise che era meglio che Pippo non andasse
in centro perché avrebbe incontrato troppo traffico e lo portò a S. Cristoforo
nella “civita” alla famosa pasticceria Lanzafame. Per chi non lo conoscesse
S.Cristoforo e il quartiere più popolare di Catania, un territorio che esce
dalla giurisdizione normale con leggi proprie non scritte di cui sono sovrani i
Boss locali, un po’ come la più nota Scampia a Napoli. Anche il codice stradale
è sui generis e guidare in via Plebiscito (la via centrale del quartiere) il 24
pomeriggio alle 18 è un’esperienza mistica, nel senso che tutto sembra andare
avanti per miracolo!! Si procedeva tra botti e mortaretti che ti facevano
“saltare l’anima”, decine di motorini ti
sfrecciavano da tutte le parti facendo le manovre più imprevedibili, il casco
era un’optional che non usava nessuno. Dopo 200 metri il misticismo
si rivelò pienamente, e ti sembrava “un miracolo” che nessuno ti avesse preso o
che tu non ne avessi investito neanche uno, compresi due bambini dodicenni o
meno con micromotorini che di legale avevano ben poco, che erano apparsi
all’improvviso contromano. Le macchine parcheggiavano ovunque, passare era uno
slalom che assomigliava a una danza motorizzata in cui l’imperativo era non
fermarsi mai e passarci…..comunque! E miracolosamente ci si passava quasi
sempre!! Insomma, Pippo e Consuelo comprarono 1 kg . di cannolini metà di
ricotta e metà al cioccolato, e non ci fu neanche un incidente!! Tenete conto
che se ci fosse un incidente non sono così certo che avere l’assicurazione sia
sufficiente a tutelarvi.
La cena fu come al solito maestosa, e alla faccia
della spending review i bambini anche quell’anno ricevettero un sacco di regali
ed erano molto felici. Teresa ricevette il suo televisore 100 Hertz Full HD, ma
probabilmente non capì di cosa si trattava perché il giorno dopo a pranzo non
sapeva (o non ricordava?) che le era stato regalato un televisore!! Alla fine
molto del cibo servito rimase compresi i cannolini e una discreta quantità di
profitterolles, anche perché di dolci ne arrivarono in tavola quattro e, avendo
tutti stramangiato, il dolce nella panza non c’entrava più.
Il pranzo di Natale, invece, si svolse a casa di
Teresa, non il giorno di Natale ma quello di S.Stefano perché Salvo con la sua
famiglia per Natale era impegnato altrove. Nonostante il depauperamento
neuronale Teresa riusciva ancora a cucinare discretamente , anche se durante il
pranzo si fece prendere dall’ansia e venne esautorata dal compito di servire.
L’unico neo fu il dolce composto da un piccolo panettone rigorosamente
biologico, comprato ovviamente da Consuelo, che era una vera porcheria, aveva
la consistenza del polistirolo e sapeva vagamente di truciolato.
Dopo pranzo il televisore 100 hertz full HD venne
montato e programmato con la sapiente regia del figlio più grande di Salvo, e
la parte familiare delle feste di Natale finì lì. Non finirono lì le seccature
per cui dopo 4 giorni che Pippo era a Catania avrebbe voluto essere
teletrasportato a casa sua immediatamente.