ROMA - PONTE MILVIO
ORE 3.23 della notte
Durante tutta la giornata le notizie sull’onda di piena del Tevere si erano succedute in un crescendo sempre più inquietante. Non si sapeva dove il fiume poteva esondare e quali irreparabili danni poteva procurare. I Romani avevano tirato fuori dagli armadi le calosce e guardavano spaventati lo spicchio di luce sotto i ponti principali che andava lentamente riducendosi. Tutti i membri delle istituzioni pubbliche erano presenti e pronti a cercare di evitare non tanto l’inarrestabile evento, quanto l’ondata di critiche che sarebbero inevitabilmente ricadute sugli interessati alla prevenzione. Anche se la loro costante presenza destava qualche sospetto sulla reale gravità della situazione, erano troppo tranquilli e loquaci.
Alle 3.23 della notte la gente che da ore aspettava l’esondazione del fiume nella zona di ponte Milvio cominciava a essere impaziente perché non succedeva nulla, nessuno voleva il disastro, ma almeno che so….il piazzale allagato…. o il ponte dei lucchetti leggermente lesionato, insomma un po di spettacolo dopo tanta attesa!
A quel punto le Autorità corsero ai ripari e attraverso uno straordinario intervento di polizia, vigili del fuoco, protezione civile, guardia forestale, utilizzando un mezzo anfibio fatto pervenire prontamente in loco fecero lanciare quattro secchiate d'acqua sporca sul piazzale di Ponte Milvio, acqua che venne prontamente risucchiata dalle potenti idrovore delle forze riunite, scongiurando il peggio.
Il Sindaco e il Ministro dell'Ambiente apparsi di buon mattino in tutte le televisioni nazionali e regionali hanno ringraziato tutte le forze intervenute per il tempestivo ed efficiente lavoro svolto.
Il Ministro ombra dell'ambiente ha, invece, denunciato che mentre il Sindaco e il Ministro chiamavano in massa tutte le televisioni a Ponte Milvio, l'Aniene strabboccava a Ponte Mammolo allagando il garage di due poveri cittadini e provocando ingenti danni. In seguito all’esondazione e all’incapacità delle autorità sono stati distrutti chili di arance e conserve di pomodori secchi allocati nei garages degli sfortunati concittadini.
Il Ministro ombra dell’ambiente ha chiesto indignato le immediate dimissioni del Sindaco, del Ministro dell’ambiente e del Responsabile della Protezione Civile. Ma tutte le forze di Governo si sono strette attorno ai loro rappresentanti, dichiarando che la richiesta di dimissioni era una buffonata e che il Governo era più solido che mai e gli interventi sul territorio erano stati gestiti con perizia.
Ma l’opposizione al quel punto passò al contrattacco definendo spregevole l’uso abusivo di tutte le televisioni pubbliche e non a fini puramente propagandistici, e l’Italia era un paese libero che non meritava questa arrogante manifestazione di potere. E così venne richiesta la costituzione di una commissione parlamentare d’inchiesta che facesse luce sull’accaduto e le immediate dimissioni di quel Governo che stava rovinando l’Italia.
Si andò avanti così per due giorni, rimpallandosi reciprocamente le accuse. Alla televisione si avvicendavano trasmissioni che sostenevano che questi allarmanti fenomeni erano dovuti allo scempio idrogeologico del territorio e al riscaldamento terrestre che venne attribuito ora agli uni ora agli altri. A trasmissioni che ricordavano che il Tevere era esondato centinaia di volte dopo l’arrivo di Romolo e Remo e che il riscaldamento terrestre era una bufala inventata dagli ambientalisti e lo scempio idrogeologico una ipotesi al momento priva di fondamento.
Poi tutto finì, il Tevere rientrò rapidamente nei livelli abituali, lo scontro politico-istituzionale sull’argomento si spense, anche perché il Mibtel aveva perso 4 punti percentuale e le Banche Italiane rischiavano di andare a zampe all’aria e, purtroppo per noi cittadini ignoranti, gli attacchi e le trasmissioni spostarono i riflettori su questo ostico argomento, almeno la piena del Tevere si vedeva!