giovedì 28 marzo 2013

Rapporti! Anche se non sembra,.....sono stati importanti!


Avevo diverse ambigue amiche in quel periodo ma come fidanzata scelsi Maura, una figura eterea, vaga e di poche parole. Le amiche di cui sopra l’avevano, molto carinamente, soprannominata la “sordomuta”. Le donne non si risparmiano critiche quando sono in competizione. Poiché in passato ero stato sordomuto anch’io, in qualche misura mi sentivo affine. Con Maura, pur non riuscendo a comunicare grandi cose verbalmente, c’era una sorta di affetto di fondo, come tra due naufraghi che si sostengono reciprocamente, e sessualmente la situazione era piacevole, “quasi normale”.
Dopo un mese non avevo ancora capito come definire il nostro “vago” rapporto, ma prima di Pasqua me lo chiarì lei quando al telefono mi disse: “Sto male!”  seguito da una pausa di 34 secondi.
Allora le domandai: “Scusa, prova  a spiegarmi perché stai male”.
E lei: “Ho problemi personali”, altra pausa di 38 secondi. Poi aggiunse: “Devo andare ….mi faccio sentire fra 3 o 4 giorni”.
Abbreviando la solita pausa, io la incalzai: “Aspetta, puoi spiegarmi perché fra 3 o 4 giorni?”.
Pausa record di 47 secondi.
“Stasera arriverà un mio amico ungherese, e starò con lui qualche giorno!”. Perlomeno era sincera.
Stavolta la pausa la feci io, incerto su cosa rispondere: seccarmi, offendermi, fregarmene o sparire?
Ma dalla bocca mi uscì soltanto un: “Ok..ok…”. 
E lei: “Grazie ti richiamo giovedì”.
Passato un altro mese, durante il quale la incontravo ogni tanto, per poi pentirmi, lei, tra una lunga pausa e un’altra, disse con uno sguardo comprensivo: “Tu dovresti vedermi solo quando ne hai voglia……..e solo quando pensi di star bene con me.”
Ero già abbastanza perplesso, quando lei aggiunse: “Ma ….forse è meglio se non ci vediamo”. E ancora: “Certo è molto triste non vederti…Però..se ci vediamo io soffro….Non so, decidi tu!”
Sentirla mi procurava uno stato di marasma mentale, anche se non c’era dubbio che di vedersi non era proprio il caso.
Con lei, accettato il fatto che non si arrivava da nessuna parte visto che affettivamente era tutto troppo nebuloso e caotico, rimanemmo amici, cosa che non si era mai verificata con nessuna precedente fidanzata.
Per diventare amici dopo essere stati fidanzati bisognava accettare la perdita del possesso, dell’illusione dell’amore, del ruolo di amante, e non era assolutamente facile che questa impresa riuscisse a tutti e due. 

1 commento:

  1. Invece qualche volta riesce. E se succede , rimane per sempre! Ed è moltissimo!

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