Dal mio libro, se ti piace leggi l'anteprima...... questo è il link:
Rientrato a Roma rividi Federica. Ero più
innamorato di prima, nonostante continuasse a raccontarmi di Maurizio, di Michele,
di Carlo e di tutti gli altri ex o attuali spasimanti, che, a suo dire,
continuavano a corteggiarla, nonostante lei fosse assolutamente chiara e
cristallina con tutti.
Mi infastidiva saperla cercata, desiderata
e forse anche amata da altri, ma lei mi rassicurava dicendo che tutto questo
non modificava quello che provava per me. Io ero sicuro che un giorno lei
sarebbe cambiata e la giustificavo. Cosa poteva fare? Troncare bruscamente quei
rapporti di amicizia, soltanto perché io ero geloso? Essere maleducata? Sparire
colpevolmente come fanno molte persone quando si fidanzano?
Pensavo che per lei fosse difficile
chiudere con tutti in quel momento, senza essere completamente sicura di me,
perché ancora le servivano per sostenere la sua autostima.
Io ero innamorato, e aspettavo fiducioso
l'evolversi del nostro rapporto.
Quando oggi ripenso a quel periodo mi
domando come sia possibile rimanere imbecilli e acritici per un tempo così
lungo e, anche se allora ero sicuro della fedeltà di Federica, oggi non escludo
affatto di aver avuto, come si dice in Sicilia, “più corna di un cesto di
vaccaredde” (che sarebbero le lumache, che hanno un paio di corna ciascuna e in
un cesto ce ne entrano centinaia).
Per definizione l’amore è cieco. Quindi,
all’inizio, non vedevo o non davo importanza a queste cose e non soffrivo più
di tanto. Credevo che, restando al suo fianco, avrebbe capito che ero unico e tutto
si sarebbe sistemato.
Il mio amore era come un lucido delirio
inattaccabile alla critica, carico di fantasie di bene e felicità. A posteriori,
la cosa più sorprendente era come in questa condizione avevo accettato o
rivisto posizioni che sino ad allora avevo ridicolizzato, o comunque mai
condiviso. Anche un doppio salto mortale mi sembrava un andamento lineare tra me
e il mio passato.
Sicuramente avevo fatto molti progressi, ma
la stabilità della mia identità doveva ancora essere piuttosto precaria, pur
essendo, allora, convinto del contrario.
Già dopo pochi mesi io e Federica avevamo
deciso di sposarci l’autunno successivo, se lei fosse riuscita a ottenere il
trasferimento a Roma. Per il momento non avevo informato la mia famiglia del
nostro progetto; era inutile lanciare una bomba che forse non sarebbe neanche
esplosa.
A me non sembrava affatto di aver preso una
decisione avventata, anche se la conoscevo da poco. Ero convinto che entrati
nell’età adulta non fosse necessario molto tempo per capire chi avevi di fronte
e cosa volevi insieme a lei.
Insomma le mie esigenze sostenevano la mia
scelta, mentre le mie emozioni erano fuori gioco. Quello che decidevo doveva
soltanto essere ragionevole e, in effetti, sembrava esserlo.
Anche se Antonio ogni tanto mi fissava per
un po’ e poi mi domandava:
“Ma sei proprio sicuro di volerla sposare?
Certo è carina, brillante, intraprendente, ma non so….sono perplesso sul fatto
che sia adatta a te”.
“No, Antonio”, dicevo io senza incertezze, “forse
per la prima volta nella vita sono convinto di una cosa e non perderò l’occasione di farla”.
Ero come un treno senza freni lanciato a
tutta velocità: non vedevo ostacoli, stazioni, né la fine dei binari.
Bisognerebbe essere più cauti quando una
cosa ti capita per la prima volta nella vita. Ma ero stato talmente cauto sino
ad allora, avevo evitato tanti rischi e non volevo più essere così. Se avessi
perseverato nell’indecisione, come in passato, non mi sarei sposato neanche a
cinquant’anni.
Inoltre, avevo finalmente raggiunto una
solida convinzione e, come la maggior parte delle persone, difficilmente
l’avrei abbandonata, a meno che non fosse diventata assolutamente insostenibile.
Noi uomini spesso siamo dei pessimi scienziati e non accettiamo di prendere in
considerazione ciò che non conferma le nostre teorie, così perdiamo molto tempo
in imprese assurde o disperate, piuttosto che dedicarlo a sviluppare qualcosa
di migliore.
Se vuoi comprarlo nel blog ci sono tutte e indicazioni:
Nessun commento:
Posta un commento