domenica 7 aprile 2013

Il pranzo di fidanzamento di Patti e Alfonso. Se inizia così, come può andare a finire?


Teresa e Patti invitarono il promesso sposo e me a pranzo per una specie di incontro di pre-fidanzamento con una parte della famiglia.
Io e mia madre eravamo già seduti a tavola quando Patti arrivò con Alfonso. Era imbufalita perché Alfonso continuava a mandarsi sms con una sua ex-fidanzata e, mettendo tutto in piazza come al suo solito, cominciò una filippica contro di lui.
Vergognandosi un po’ di dover discutere davanti a estranei i suoi problemi con Patti, Alfonso cercò una timida difesa: “Patti, ma che c’è di così strano? Ogni tanto ci sentiamo, ma non c’è nient’altro”.
“No” disse Patti “il problema non è che vi sentiate, ma che tu me lo abbia tenuto nascosto. Tu mi hai ingannata! Come faccio adesso a fidarmi di te?”
“Ma dai stai esagerando! Tutto questo per un banale sms..” pigolò lui.
Teresa cercò di sdrammatizzare e cambiare discorso. Continuava a riempire i flute di prosecco e rideva in modo incongruo, già brilla dopo due sorsi.
“Hiii hiii, dai ragazzi non litigate! Oggi dobbiamo… hiii hhiii… festeggiare..” e continuando a ridere in uno stato di ebetudine,  “Assaggiate questo spumante è delizioso, hii hii”.
“Mamma posa quel bicchiere, tu non sei in grado di bere. E smettila di nitrire come un cavallo rimbecillito.” la riprendevo io.
Il tentativo di Teresa di invertire la rotta della situazione servì a poco e ci ritrovammo nel pieno di una crisi pre-matrimoniale.
Patti cominciò ad alzare la voce:  “Ma cosa credi, che io sia stupida?  A te questo sms sembra banale?” e partì con una serie di improperi contro Alfonso e gli uomini in genere “Banaleee? Voi uomini siete tutti uguali, siete bugiardi e inaffidabili e poi, cercate di minimizzare le vostre bugie dicendo che esageriamo. Ma io non sono stupida!”.
Dopo venti minuti, in cui avevo assistito senza parlare al loro battibecco, anzi, direi che era prevalentemente un monobecco, perché parlava quasi soltanto Patti, decisi di scendere in campo per salvaguardare la categoria, enunciando le mie teorie in difesa degli uomini: “Patti hai ragione! Noi uomini siamo sopravvalutati. In realtà siamo deboli e poco capaci. Per questo cerchiamo continuamente gratificazioni ovunque. Ma chi ti ha detto che eravamo diversi?”
“No Osmio” intervenne Alfonso “Non devi dire questo. Non ti devi buttare giù così. Io non ho fatto niente di male. E noi non siamo deboli”.
Mentre parlava lo guardavo allibito, pensando che da uno scrittore mi sarei aspettato qualcosa di più. Ma come! Io, conoscendo Patti, cercavo di aiutarlo e lui voleva aiutare me a non svalutarmi? Era quasi surreale.
“No Alfonso, stai tranquillo non mi sottovaluto. Credo veramente che tutto quello che si pensa in genere sugli uomini - cioè che siamo forti, indipendenti, che usiamo le donne e poi le molliamo per una più giovane e altre simili asserzioni - siano una montagna di stupidaggini. Ma non mi sento male per questo. Basta ammettere i propri limiti.”
“E allora?” chiese Patti “Perché fate gli spavaldi e dite un sacco di bugie?”.
“Beh, non è che possiamo sempre ammettere di essere così deboli,
abbiamo pur sempre un orgoglio da difendere!”.
La mia teoria aveva temporaneamente spiazzato Patti. Dopo quello che avevo detto, continuare ad attaccare gli uomini a testa bassa era un po’ come sparare sulla Croce Rossa. Rimaneva soltanto il problema dell’sms.
Ma che cazzo Alfonso! E’ possibile che ancora ti fai beccare gli sms? Non lo sai che devi togliere quelle suonerie tipo allarmi bellici? Non lo sai che li devi leggere quando lei non ti vede, e che li devi cancellare tutti subito anche a rischio di non ricordarteli? Ma allora, oltre che debole, sei anche deficiente?
Per fortuna in quel messaggio non c’era niente di compromettente, e dopo che Alfonso promise solennemente di dire alla sua ex di non mettersi più in contatto con lui, tutto tornò tranquillo e il pranzo finì con la riappacificazione.

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